Quanto spesso ti capita di fare una ricerca sul web ma di vedere tra i primi risultati collegamenti a siti che hanno poco a che fare con la nostra specifica richiesta?
Il web pullula di pagine create al solo scopo di posizionarsi bene nei risultati di ricerca e monetizzare così il traffico sul loro sito. Queste si chiamano pagine YMYL (Your Money your Life) e sebbene molte siano innocque, molte altre potrebbero avere conseguenze negative sui lettori, soprattutto se si tratta di siti legati alla salute, i soldi, etc.
Per evitare che questo problema si verifichi spesso, i motori di ricerca hanno introdotto sempre più stringenti parametri di valutazione del ranking dei siti web, basandosi su 3 presupposti: Esperienza, Autorevolezza e Affidabilità (in inglese EAT: Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness).
Google e altri motori di ricerca infatti, premiano i siti che risultano affidabili, curati da utente esperti nella materia che trattano e che sono riconosciuti come soggetti autorevoli su un certo argomento.
Sebbene ci siano dei vincoli di valutazione bisogna tenere conto della contestualizzazione delle informazioni. Una stessa informazione potrebbe essere considerata accettabile su un sito ma non in un altro. Questo perché ci sono delle forti differenze negli scopi, ad esempio, di un blog e di una pagina istituzionale. Se in un blog personale l'autore può esprimere le proprie opinioni e veicolare informazioni rispetto alle proprie ideologie, mentre su un sito istituzionale ci si aspetta di trovare informazioni obiettive e veritiere.